domenica 28 febbraio 2010

Rabbia e amore

Mi sveglio da questo sogno
pensando a te che sei là,
così lontano, irraggiungibile,
intoccabile...
La rabbia si prende gioco di me.
Vorrei tornare a letto,
vorrei volare lontano
per sfuggire ai pensieri,
al desiderio che ho di te
chè sei la mia rabbia,
la mia follia.
Sei l'angoscia che mi sventra l'anima,
l'istinto primordiale di averti,
il mio primo stato d'animo del mattino
e l'ultimo della sera.
Sei il mio raggio di sole nella pioggia,
sei un oasi nel mio deserto mentale,
sei la mia primavera e il mio autunno,
la mia tempesta.
La rabbia si prende gioco di me.
Rimango seduta nella notte a guardare lo schermo spento
di questo computer e mi domando
quanto amore c'è in te...e m'assale la rabbia,
la voglia d'averti, di vederti e di poterti toccare,
abbracciare, baciare, sfiorare, guardare, ascoltare, sentire,
amare, chiamare, parlare, pensare.
Per rabbia e per amore
te lo chiedo...
non giocare con me
perchè cerco la nostra pace.

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