lunedì 26 dicembre 2011

AUGURI!!

Auguri per tutti, per un buon Natale e Felice Anno Nuovo. Un abbraccio

lunedì 19 dicembre 2011

10 minuti di silenzio

Come sono trasparenti le tue lacrime
che cadendo lasciano il segno sul viso
che sta di giorno in giorno perdendo il colore dell'estate.
Cerchi di non far rumore per nascondere il pianto ma come il fiume
non puoi arrestarlo.
Piccole le guance, le labbra che tremano e le mani fredde in tasca.
Gli occhi all'improvviso sembrano più marroni del solito
il colore è più luminoso, bello, ma triste è lo sguardo
e s'è rattristato all'improvviso il nostro vivere.
10 minuti di silenzio, in attesa, come se aspettassimo
qualcosa, una parola, un sussurro, un suggerimento nell'aria...
un abbraccio.
Amara, stanca, impaurita è esplosa dentro di se.
"Te ne andrai anche tu"
No, non accadrà.
Non esiste certezza se non nelle mie parole, belle, promesse
ma pur sempre solo parole. "Aspetta...poi...vedrai...finalmente"
Come un pugno nello stomaco ogni tanto bussa alla porta la realtà
forse travestita eccessivamente di nero per farci spaventare,
ma al momento si sta male e anche fosse semplicemente un istante
il dolore c'è, si avverte, ci taglia, ci fa sentire ferite.
Forse è meglio andare a dormire.
La notte cancella i dolori e spero che la mattina con la sua luce
copra per un po' le promesse non mantenute, la stanchezza,
l'attesa;
10 minuti di silenzio per noi, tra noi.
No...non accadrà.
E' solo un attimo di dolore,
ma non cancella ciò che siamo e che resteremo.
Non accadrà

mercoledì 7 dicembre 2011

LUNEDI'



Ma quanto sono difficili da raggiungere i fine settimana a volte?

domenica 20 novembre 2011

Kiss me Licia

Vi ricordate la serie di Licia? Tanto per andar per ricordi ho trafugato questo video moooolto carino.

giovedì 17 novembre 2011

Il Senso

Un estate erano venuti a trovarmi i miei nonni paterni, ma dopo pochi giorni avevano deciso di andarsene; probabilmente si erano sentiti a disagio ad essere ospiti dell'ex nuora con la quale si era creata della tensione proprio in quei giorni, ma in fondo erano problemi loro nei quali non centravo minimamente.
Dopo un paio di settimane ricevetti una lettera con una foto che ritraeva noi tre: io ed i miei nonni. Stavo passeggiando con mia madre mentre tenevo quella foto che pesava quanto un minuscolo sassolino tra le mani. Mia madre era partita con una delle sue litanie su come l'avessero fatta star male, su come si fossero comportati male nei suoi confronti e su come io le avrei creato dolore nel tenermi quella foto, ma se proprio volevo avrei potuto tenerla ecc, ecc...
Dopo continue lamentele in cui continuava a far riferimento alla foto che avevo tra le mani, che a quel punto mi pesava quanto un macigno, avevo maturato il pensiero, a soli dieci anni, che anche se l'avessi stracciata, non sarebbe scomparso anche l'amore che provavo per i miei nonni (nonostante tutto)...sarebbero rimasti lì, dentro di me, ma mia madre forse avrebbe smesso di assillarmi.
Così l'ho strappata come se fosse solo e semplice carta e lei, tacque, come se le avessero levato uno spillone da sotto il piede e le tornò un gran sorriso accompagnato dalla parola "GRAZIE".
Il mio gesto di trattare le cose come se fosse acqua che passa sotto un ponte è nato da lì e continua ancora. Non mi lego alle cose, anche se ciò non significa che non ci tenga per nulla, anzi...
ho semplicemente sviluppato l'idea di cercare di non dimenticare le persone e i momenti che amo, pensandoci spesso per non scordarli. Perché gli oggetti e le foto a cui li leghiamo possono svanire, ma niente può mettere mano nella nostra testa e nei nostri pensieri.
Ieri mi sono sentita dire che non ho il senso della famiglia e che per me la "mia"casa non ha importanza. Peccato che quando finalmente ero riuscita a cominciare a realizzare una parte del mio sogno (marito e se possibile 3 figli) tutto sia finito dopo 7 anni, con una figlia e due cani. Tutti a casa sua, di mia madre, perché non riuscivo a mantenere l'affitto della casa e un nuovo termine nel mio dizionario: l'EX. Il senso della famiglia...lo so che c'è, so che mi piace; la routine di tutti i giorni...sveglia, colazione per tutti, scuola, lavoro, spesa, casa...lo so che c'è perché l'ho provato e l'amavo, non mi annoiava, ma è durato poco, come la foto, ma c'è ancora assieme ai miei nonni, annidato nel mio cervello.

lunedì 12 settembre 2011

Per un pugno d'amore

A volte le persone vivono paure che li portando a compiere assurdità, frivolezze che non fermate in tempo possono trasformarsi anche in gesti più gravi pure se stessi. Molto spesso le paure non sono reali ma semplicemente frutto di continui pensieri negativi. Questi pensieri prendono forma consistente man mano che li si dà importanza. Si tende ad addossare la colpe di conseguenza alle persone che sono intorno e allontanarle può sembrare l'unica soluzione. Tutto ciò nella testa prende forma a causa della mancanza di controllo della propria sfera emotiva. Provare a mostrare loro il panorama delle paure, ma anche la strada per andare oltre ai quei quattro chilometri e mezzo d'orizzonte, forse li aiuterà ad assaporare qualcosa di più rispetto al semplice gusto dello sgarbo fatto, ovvero potrebberro avere la soddisfazione di vedersi lungo quel cammino che è la piena coscienza delle proprie azioni. Saper prevedere il male per anticipare il bene. Non sempre è una perdita di tempo fare qualcosa per il prossimo, anche se questo non ci lascia qualcosa in tasca, ma per un pugno d'amore, vale la pena tentare.

martedì 23 agosto 2011

UNO SGUARDO DENTRO

Ci sono persone che a volte sembrano presenti solo con il corpo perché i loro sguardi non sembrano osservare nulla che appartenga a questo mondo; vivono con gli occhi rivolti dentro di se; non riesci a distrarli dai loro pensieri se non per brevi momenti nei quali, se ti guardano
negli occhi, sembrano scavarti nell'anima con le unghie; e lo senti quello sguardo che ti penetra in profondità perché infrange lo specchio che abbiamo costruito dentro di noi; quello specchio che ci serve per riflettere gli sguardi degli altri, quegli altri dai quali cerchiamo di difenderci, anche quando non ce n'è la necessità.
A Ferrara durante il Buskers Festival c'era una signora che leggeva negli occhi in cambio di una offerta. Non ho mai creduto molto nei veggenti e simili, ma so che Dio ci creati con una tale perfezione, che se usassimo tutte insieme le nostre energie cerebrali...con le esperienze, la conoscenza, la concentrazione e l'amore verso tutte le cose, tutti noi potremmo essere capaci di comprenderci a vicenda con lo sguardo...forse anche molto di più, perché siamo speciali.
Tra le varie amicizie che ho avuto in passato, non molti avevano compreso ciò che per me è veramente importante nella vita e quanto non sopporti vedere le cose facili rese difficili solo tramite concetti espressi a parole: insomma, se devo farmi un caffè, prendo la moka e mi faccio un caffè; non penso che devo aprire il mobile, prendere la moka, aprirla, versarci l'acqua, il caffè, accendere il fornello...A volte arriviamo a fine giornata con una stanchezza che deriva più dall'aver superato ostacoli che ci siamo posti noi mentalmente, che non da quelli che realmente esistono. La realtà universale è una sola, ma ognuno di noi se ne costruisce molte altre, che purtroppo non ci aiutano a vivere meglio. Però...Dama X (così si fa chiamare) ci è riuscita con due soli sguardi a capire questo di me: Persona franca e diretta. Dotata di senso pratico e abituata a prendere le cose con grande trasporto.Prendi la vita con entusiasmo e sempre a disposizione per aiutare chi ha bisogno" Probabilmente sarà stato solo il caso, ma mentre lei guardava nei miei occhi io ho guardato nei suoi, e nell'incontro mi si è spezzato quello specchio che ho dentro e mentre lei frugava nel mio sguardo, oltre ai pensieri è riuscita a stanare un gran sorriso, perché anche nei suoi occhi si leggeva un'aria furbetta, dolce e sicuramente una persona sportiva che sa tirare fuori dalla vita tutte quelle piccole cose di cui ha bisogno per poter vivere senza pretendere troppo (altrimenti non accetterebbe di stare seduta in una via ad attendere passanti curiosi di sapere da lei cosa hanno dentro).

venerdì 5 agosto 2011

Il Libro

Mi perdo tra le pagine di un libro mentre i raggi del sole mi scaldano i capelli e le spalle attraverso il finestrino del tram. Non riesco ad immaginarmi con un tablet tra le mani...amo ancora sentire il rumore delle pagine quando si voltano, sentire il profumo della carta...e più le pagine sono consumate, più il libro assume un aspetto intrigante e affascinante, perché è stato letto, desiderato, perché ha il suo tempo. Non riesco a finirlo...ogni volta lo apro ed è come se cantassi solo il ritornello di una canzone...non vorrei avesse mai fine, perché è un viaggio nel tempo, anzi...fuori dal tempo, fuori dai tempi, fuori dal mondo, dentro il mio mondo.
E se chiudo il libro e alzo lo sguardo, mi prende una nostalgia di non volere perdere quel mondo, allora lo riapro e rileggo i pezzi che più mi hanno colpito ed è come essere inghiottiti dentro un'altra verità.

martedì 2 agosto 2011

Geometrie emotive

Se non fosse per il solo piacere di vedere la tua felicità dipinta sul volto,
per quelle piccole labbra che si inclinano accompagnate da quegli occhi
che s'illuminano...
Se non fosse per quei capelli lunghi che non vorresti mai legare,
ma tanto ci pensa lo zucchero delle ciambelle che ti sei spalmata a farti i ciuffi...
Se non fosse per i tuoi "cos'hai pensato quando....?" continui, alla ricerca di rassicurazioni,
come se avessi paura di essere dimenticata, come se all'improvviso non ti vedessi...
sola al mondo, questo mondo così scortese che ti spaventa, ma vorresti conoscerlo lo stesso,
allora continui a camminare voltandoti spesso indietro per assicurarti che io sia lì a controllare
che tutto vada bene...
e tutto va bene; ma è un bene che costa fatica, che stanca, che toglie tutte le forze,
che mi consuma di dolore, gioia e paure...ma non potrei farne a meno ne fare a meno di te...
perché ora è vita .
Sono qua ad aspettare che arrivi in fondo alla strada...dove, se ancora ti vedrò, saremo due
punti talmente distanti da non poter essere più uniti se non dal ricordo.

lunedì 25 luglio 2011

A nous deux mon Amour!

Deux coupes étincelantes

d'écumant Champagne

et je trinque

à nous deux mon Amour!

L'écho cristallin

retentit d'ans l'air

et mon imagination

galop loin...

Mes souvenirs affleurent

et ivre de tristesse,

je pense à combien

nous nous sommes aimés.

Ce soir

c'est à notre amour

pour toujours

que je dédie ce toast

et à ma solitude.

Le champagne

n'aide-t-il pas à oublier?

Dans l'air,

les hoquets voltigent

et à travers les rideaux

la voix ardente de la lune,

qui me crie:

"ouvre tes yeux,

l'amour et le bonheur

sont une chimère

dont le mirage rend

les larmes plus amères".

Je bois donc

pour ensevelir les souvenirs

qui me font voir

le ciel ténébreux

et le monde triste

et laid.

Le jour décroit

et la nuit avance,

je trinque à nous duex

mon Amour,

cin cin...

mais tout seule,

je pleure.

(Raffaella Picotti)

lunedì 11 luglio 2011

Stando seduti...

...in riva al mare, soprattutto sull'ultimo scoglio,


dove nulla può negarci uno degli orizzonti più affascinanti al mondo...
perché siamo in prima fila;
mentre la notte avanza e la marea si alza.
Addormentarsi lì, così,
con l'incoscienza di chi non sa...
e magari farsi portare via dall'onda più bella,
quella perfetta, quella che ci coglie di sorpresa, quella che canta, che ci incanta...
e noi per guardarla...manchiamo per tanta emozione;
mentre lei ci trasporta lontano dalle nostre incertezze,
perché sulla terra ferma la vita si aggroviglia come un gomitolo tra le unghie di un gatto,
ma in mezzo al mare, come tra le nuvole, tutte le Cose sono lontane,
così lontane da vederle come puntini.
A quel punto le Cose sono prive di potenza su di noi,
non possono chiamarci ne confonderci e finalmente tutto diventa più chiaro.
Ciò che è veramente importante sarà ciò che ci mancherà tanto,
tanto da farci tornare indietro

martedì 5 luglio 2011

Il tempo che verrà

Verrà la sera...
e busserà alla porta un vento che porterà il tuo profumo...
saranno dolci e malinconici ricordi, ma mai nulla di cui pentirsi.
Verrà la notte...
e aspetterò di vedere il tuo volto disegnato nell'aria...
saranno attimi di forti emozioni, ma niente che farà troppo male da non voler essere atteso...
e nella notte aspetterò che tu mi copra con le lenzuola ancora,
e aspetterò i tuoi baci ancora...
Verrà il mattino...
che si riempirà dei rumori della vita che copriranno le sensazioni che ho di te,
mentre tento di non farmele sfuggire.
Verrà il tempo che si porterà via tutto...
ma questa volta ci sarò ad aspettarlo anch'io

giovedì 30 giugno 2011

LA CURA DEL CUORE

E' sempre lei che mi segue a debita distanza;
mi fermo e mi volto per guardarla...allora anche lei si ferma...
ed è uno scambio di sguardi dove a mala pena riesco a vederne il colore dell'iride...
è uguale al mio; lei mi somiglia, ma solo nell'aspetto; lo sguardo fisso, i muscoli del volto irrigiditi,
tesi; non c'è odio, ma solo due modi differenti di vedere la soluzione a tutti i problemi
Per me è la lotta, per lei è la morte...
E' una sensazione orripilante, il dover sfuggire giorno dopo giorno al suo pensiero
che s'insidia tra i pensieri delle cose da fare.
Non mi parla, ma mi offre di seguirla nel suo mondo fatto di Nulla, alla ricerca di una Felicità Fantasma.
"Seguimi e ti offrirò la soluzione ai tuoi problemi; non sentirai più stanchezza, ne soffrirai più pene di alcun tipo...tutti i tuoi sogni saranno realizzati, perché nell'oblio di un'esistenza mai nata tutto ciò che desideri ora non ti mancherà, perché ciò che non si conosce, non si desidera...ciò che non nasce, non può soffrire, non può morire...e io posso portarti indietro, indietro al punto della Non Conoscenza". E' allettante la proposta, per questo le sfuggo, perché non posso lasciare proprio ora il disegno a cui sono stata destinata...è ogni giorno più evidente,
dalle situazioni che si intersecano fra loro, e di come avvengono, che (quasi) ogni cosa passata sia servita per agganciare il presente. Allora mi trasformo nella guerriera che tu vedi...per combattere la Non Voglia di Vivere, per combattere il tempo, i miei pensieri, per combattere la parte di me che mi segue a distanza aspettando l'attimo in cui inciamperò per tendermi la mano, quella mano che non devo assolutamente afferrare...non posso permettermelo. Allora mi curo, mi curo il cuore cercando motivi per non farlo ammalare...e la sua cura è tutto l'amore che posso dargli, quell'amore fatto di lavoro, amicizia, sport, famiglia...sulla quale bisogna lottare per far andare bene le cose, anche se non sempre chi ci sta attorno ci aiuta nell'impresa.

domenica 19 giugno 2011

SCHIUMA

Se un giorno svegliandoti non fossi lì accanto
non dovrai piangere ne disperare,
solo sorridere al ricordo delle belle cose vissute...
sorridere tutte le volte che chiudendo gli occhi vedrai i miei,
sorridere tutte le volte che avrai tra le mani una foto...
ancor sorridere e ringraziare la vita che per quanto strana si mostri,
il dono più bello dovrà ancora porgertelo,
perché il tuo tempo deve ancora cominciare...
il mio è salito sul suo treno.
Quando la mia notte comincerà,
il tuo ricordo di me si muterà in schiuma e il vento mi soffierà lontano.
Col tempo, tutto passa.
Non bruciarti le occasioni per essere felice, non permettere a nessuno
di guidare il tuo treno.
Regalati la felicità, anche se ciò vorrà dire lottare per ottenerla perché nessuno avrà l'interesse di mostrarti la sua strada, dovrai farlo da sola...e dovrai farlo con amore

venerdì 17 giugno 2011

Stanotte ho fatto due sogni, ma al risveglio il primo neppure lo ricordavo, poi durante la mattinata è affiorato


Una macchina rossa si è fermata proprio davanti al marciapiede dove ero seduta. Si è aperta la portiera e n'è scesa un uomo. Sono rimasta sbalordita, quasi spaventata e incredula. Non poteva essere, mi hanno detto che sei morto. Mi sono alzata e con una rincorsa ti ho buttato la braccia al collo e ti ho toccato le guance, uno slancio che non ho mai avuto, ma dovevo capire se eri vero o se era solo un sogno. Sembrava tutto così reale: il tuo sorriso, le tue mani, persino la pelle del tuo viso che sono riuscita a sentire. Ti ho chiesto perché te ne sei andato senza salutarmi e mi hai risposto che sei tornato per questo, perché non dubitassi... poi sei svanito nell'aria lasciando lì anche l'auto rossa...ma questa volta ti sei portato via anche l'angoscia che mi aveva lasciato la notizia. Dopo qualche ora mi sono svegliata e ho pensato che almeno sei tornato a salutarmi.

domenica 5 giugno 2011

Another Day in Paradise

venerdì 27 maggio 2011

NON SI VIVE DI RABBIA.

La pace che non c'è, non si vede, non si respira, non si vive.
Di sorrisi forzati, di discorsi scontati ne ho le tasche piene.
Aspetto...aspetto che nasca quella complicità che tanto ho desiderato
ma che si è profilata sotto la falsa apparenza di un ottimo rapporto,
fatto solo di discorsi comuni.
Le nostre continue voci hanno illuso che ci fosse veramente un' intesa tra noi,
ma era solo rumore,
fatto dalle uniche cose di cui realmente mi era permesso parlare,
altrimenti, se le mie idee non coincidevano con le tue,
ero sbagliata e stupida.
Aspetto...fosse una volta soltanto che ti rivolgerai a me come se io,
magari, fossi la tua amata figlia che ti ha dato una nipote,
ne sarei profondamente grata.
Mi guardi come se mi odiassi, non ci credo, non può essere.
Mi accusi di considerarti nulla
perchè non ti permetto di fare della mia vita una tua nuova vita.
Il giorno in cui è nata mia figlia mi hai detto he non mi avresti mai perdonata il fatto
di non essere stata presente in sala parto.
Sei ossessionata dai desideri di avere tutto ciò che nulla hai avuto fin'ora.
Hai detto che di qualcuno pur dev'essere la colpa se sei infelice.
Aspetto...aspetto che un giorno tu riesca a comprendere le mie parole;
perchè se ti dico che fin quando cercherai un colpevole
per giustificarti delle cose che non hai avuto o che hai perse,
la tua vita stessa continuerà ad andar male; eppur continui
a dannarti o a darmi la colpa della tua solitudine.
Non potrò mai esserti marito; non potrò esserti madre;
mi viene difficile esserti amica...posso esserti figlia con tutte le belle cose
che ne possono conseguire;
ma finchè continuerai a disprezzarmi per questo,
perchè cerco di vivere da madre di mia figlia e da individuo indipendente,
continueremo solo a ferirci; perché tu continuerai a guardarmi con odio ed io...
continuerò a sfuggirti.
Aspetto...ti aspetto finché riuscirò a resistere; ogni tanto rallenterò per voltarmi a cercarti
Non sono la colpevole della tua solitudine, ma lo sono delle mie continue malinconie,
rabbia, ricordi rincorsi invano.
Aspetto di sentirla quella pace, quella voglia di costruire e di essere felici.

giovedì 12 maggio 2011

Internet




Rileggendo tra i vecchi post ho trovato questa foto e ho pensato a quanta strada abbiamo fatto negli ultimi anni nel campo della tecnologia. Non ho foto della mia infanzia, sono andate tutte perse durante gli innumerevoli traslochi, ma questa esiste ancora grazie ad internet. E' l'unica foto che ho dei miei nonni e sono felice perche' quando la vedo mi si riempie il cuore di gioia!

Un inizio...






M'incammino lungo il sentiero e faccio strade sconosciute,
incontro volti nuovi e intrecciando pensieri come fosser foglie
perdo il senso del tempo...e mi ritrovo sola.
Mi avvolge la nebbia nel suo mantello
ed avvinghiandomi a lei come fosse la vita mia stessa
comincia a salire portandomi con se...
vana la speranza di tornare indietro nel mio tempo
che trasformato in statua di cera
si scioglie al fuoco acceso da un pensiero...
ma d'improvviso ecco, la pioggia ha lavato il mio viso
è mi sono ritrovata sul viale della vita
pronta per ricominciare.
Mi rialzo e vado via.

domenica 8 maggio 2011

"Scusi? Mi porta un altro caffè, per favore?"


Giorno dopo giorno, nuvola dopo nuvola, viaggio dopo viaggio, lettere dopo lettere...
sediamo ancora al tavolino di un bar sbadigliando emozioni che a stento riusciamo a trattenere,
nonostante il ritardo di 20 minuti (devo andare a lavoro...vi prego lasciatemi seduta qui ancora un po').
Amo i finti spazi silenziosi che fantasticamente costruisco attorno a me,
amo veder entrare la gente con il sorriso sulle labbra appena accennato, come se stessero ancora ricordando il caldo delle coperte.
Sonno, ho ancora sonno e mi pare di sentire ancora il respiro di Morfeo arrivare dal tavolino accanto al mio.
Mi giro e in effetti c'è chi sbadiglia, c'è chi si stira cercando di non dare troppo all'occhio.
Sonno, abbiamo ancora tutti sonno, ma stiamo per partire per le nostre strade, chi per quella di casa, chi per quella di lavoro...chi per cercarne una di strada, quella giusta...quella per la felicità, la nostra. C'è chi comincia ad alzarsi, chi già paga il conto; io sono ancora qua, seduta, a guardare fuori dalla finestra, attraverso le tende trasparenti le auto che corrono, Mentre tutto il mondo corre..."Scusi? Posso avere un altro caffè per favore?".

mercoledì 27 aprile 2011

Parole

Dell'era in cui il pensiero viaggiava tra le parole
è rimasto il ricordo sbiadito.
Era un'età fiorita
in un non lontano passato
fertile di voglia di stare assieme,
assetato di logiche e di pensieri.
Dimenticate le serate trascorse a filosofare,
a cercare le verità...
Attratti dal fascino delle parole e dei pensieri
cercavamo un argomento per farne trama da lavoro...
sempre e solo parole, belle, melodiose, perfette tra loro,
ascoltate col cuore, dette con tono pacato, prive di dolore...
madri di lunghe nottate finite all'imbrunire...parole nascoste dal sonno.
Parole, dolci e infinite parole

venerdì 18 marzo 2011

Ti stavo scrivendo un messaggio, per dirti che ti voglio bene...
ma poi ho pensato :"che stupida sono...lo dico sempre, sembrerò noiosa"...
e ho lasciato perdere. Sono passate delle ore e quando ho preso il telefono per inviare un messaggio l'ho trovato lì, il "ti voglio bene"per te. Sembrava mi aspettasse, allora ho pensato:"però è vero...TI VOGLIO BENE, anche se non te lo dico

lunedì 7 febbraio 2011

Caro amico, ti scrivo (all'una di notte) per dirti che...

Le ragioni del cuore si nascondono dietro al bisogno di sentirsi amati. Sono tutte balle quando ci dicono che nella vita ognuno di noi non ha bisogno dell'altro e che bisogna imparare ad essere indipendenti. E' vero solo che ognuno di noi deve avere una propria personalità e pertanto deve avere i propri spazi e coltivare le proprie passioni e deve sapere quando ritirarsi dietro alle quinte e lasciare al proprio compagno/a la privacy (questa parola che tanto ci piace) di cui ha bisogno, ma non siamo stati creati per stare soli, ne per soffrire...altrimenti Eva non sarebbe mai "nata" e Adamo avrebbe continuato a portare a spasso i leoni!!! Posso sembrarti cruda ma sono sincera se ti dico che nel momento in cui una persona sta con te, se ti ama veramente, ripeto, sta-con-te...perché ha bisogno della tua presenza dal momento in cui ha trasformato la gioia di stare con te in un esigenza, per colmare il vuoto che è normale avere durante la tua assenza. Quante volte mi hanno fatto sentire un soggetto da psicanalisi perché volevo avere una famiglia...e cercavano di dissuadermi coll'idea che non sapevo essere indipendente e allora cercavo di legarmi a qualcun altro (modello sanguisuga). Ora, col senno di poi, ho aperto gli occhi e ho capito che semplicemente mi prendevano in giro. La verità erano e saranno sempre solo 2; la prima è che ero solo un passatempo (nel caso di sentimento zero), la seconda è che avevano una paura nera di perdere i loro spazi e allora si arrampicavano sulle scuse di tipo esistenziale, che a mettergli due pedali ai piedi, vincevanoo la maglia rosa ancora pima di partire. E dal momento in cui al mondo il 55 % della popolazione mondiale e femminile, lascia che almeno una non ti faccia soffrire...

Emozioni

Non sono briciole di cui il cuore si sfama,

ma dell'amore che gli occhi vedono in noi.

Siamo diventati cechi alle nostre emozioni.

Ho fame di te, della tua compagnia.

Non è pane ciò che cerco

Della tua voce si nutre il mio udito,

e dei tuoi sguardi la mia vista.

Non importa il tatto,

mi accontenterei di poter volgere lo sguardo e trovarti comunque.

Tutt'intorno c'è il vuoto,

che della solitudine mette i guanti

Mentre mi afferra tento di divincolarmi

per non darle retta continuo a dipingerti dentro di me

come un'opera senza tempo

A...come amore, A...come ambiente

Non c'è cultura in una società che non rispetta l'ambiente. Passeggiando lungo il Po ho visto uno stato di degrado lungo le sponde e nel fiume impressionante. Oltre a bottiglie vuote di olio, vino, birra e barattoli d'ogni tipo, ho scorto sotto l'acqua anche due macchinette da gioco (quelle che si trovano nei bar per intenderci). Era orribile guardare quello scempio, ma bastava sollevare di poco lo sguardo per rimanere incantati da un altro mondo: tanti gabbiani in ricerca di cibo che si volavano gl'uni attorno agli altri stridendo, posandosi sull'acqua per poi risollevarsi in volo. Quanto si guadagnerebbe in salute e serenità se solo sapessimo copiare dagli animali il loro saper vivere. Che meraviglia dover chiudere gli occhi per il bagliore del sole. Sono bastati pochi giorni di caldo sole e numerosi fiori gialli hanno tappezzato tratti di muro. Tra gli alberi spogli c'è aria di Primavera. E' ancora presto, ma tra l'idiozia di chi non apprezza tuto ciò, il fascino e la seduzione di questo ballo di "improbabile" inizio estate, c'è chi si lascia attrarre dal suo spirito...e gli animali danzano attorno a nidi che resteranno vuoti ancora per poco...e anch'io ho voglia di lasciarmi rapire da questo finto inizio.

domenica 9 gennaio 2011

Le parole che non dico...

sono quelle che ancora aspettano l'attimo perfetto...
Esisterà un tempo in cui tutti i sensi si riuniranno (forse)
e allora riuscirò ad esprimere ciò che provò
perché solo una parte di me realmente si mostra.
La paura di fallire di nuovo
che il mondo giri al contrario
che i desideri più normali
brucino come carta al fuoco
e quando tutto sarà cenere,
mi ritrovi a camminare sulle macerie dei miei sogni.
Vorrei non fossero solo sogni...