martedì 29 giugno 2010

MA CHE NOIA

A volte alcune persone ti fanno rimpiangere di essere nata. Che fatica vivere...uff...che fatica farli vivere... :-O

lunedì 28 giugno 2010

Non conosco rimpianti...

L'amore non conosce rimpianti...esistono solo attimi di follia che ci lasciano piccole cicatrici che ogni tanto ci ricordano di esistere tirandoci da un lato e sussurrandoci :"ricordati di me"...per non dimenticarti che vale "forse" sempre la pena di amare.

La strada è lunga

La strada è ancora lunga, potrebbe anche piovere.
Contando le insegne, viaggiando su questa autostrada
potrebbe anche restare il sole, potrebbe...penso.
Tra il cielo e la terra c'è un angolo dove chiudo gli occhi
per ricordare il tuo volto;
ogni dettaglio è legato a un sorriso.
Ogni dettaglio si lega al cuore, alle mani e alla mente.
Un profumo, un gesto, un istante, una frase...
Una parola per poterti raccontare quanto tempo sprecato a cercar ricordi,
per non dimenticarti.
Scrivo mentre escono dai balconi le voci, le risa, le urla dei bimbi che senti.
Hai visto cosa significa vivere? Ascoltare il dolore quando si sta male,
senza scappare finché scompare da se.
Sono qui mentre piove...sono qui...mentre esce il sole...lavorando, viaggiando...sono sempre qui...pensando, piangendo, ridendo...sono ancora qui...mentre cambia il mondo e noi invecchiamo

domenica 27 giugno 2010

PASSA...

...il vento, sfiorandomi
mi lascia inebriata a respirare l'odore di terra.
La vista si offusca.
Vorrei essere così leggera da poter fluttuare
nell'aria
e dondolare
come una foglia.
Lasciarmi andare, perdere i sensi
Poter affondare nelle sensazioni e nei profumi di questo bosco.
Perdersi e ritrovarsi innumerevoli volte,
come ecstasi di una forma di vita concessa a pochi.
Vivere, toccare, sentire...continuare a dormire e sognare...
in eterno, mentre il vento che mi stordisce continua a dondolarmi.

giovedì 24 giugno 2010

LA ROSA RUBATA.

Anni fa ho conosciuto un uomo di circa sessant'anni, che abitava nello stesso condominio di mia madre. Era molto burbero, ma una malattia, che in seguito lo ha portato alla morte, lo aveva cambiato. Tutti i giorni andava a fare una passeggiata, solo. Al ritorno lo vedevo spesso con una rosa rossa. Un giorno lo incontrai mentre stava ritornando a casa, ma lui non si accorse di me poiché ero alle sue spalle. La mia sorpresa è stata quella di scoprire che quelle rose le "rubava" da un giardino privato. La sua reazione nel vedermi è stata quella di un bambino colto sul fatto, ma poi sul suo volto è apparso un sorriso, un sorriso di gioia poiché sapeva che ad attenderlo a casa c'era la moglie. Tutti giorni coglieva una rosa per lei e tornava a casa cantando. Me n'ero dimenticata, ma oggi quando ho rivisto il roseto, una nota di malinconia mi ha assalita. Avrei voluto rivedere quell'uomo mentre rubava la rosa per sua moglie, ma non era possibile.

Molto interessante!!!!!

http://www.vivizen.com/2009/07/osho-lamore-e-il-dolore.html

lunedì 21 giugno 2010

Il timoniere del cuore

 
Posted by Picasa


C'è una nave che solca da anni un mare che non è fatto d'acqua , ma di carne e sangue.
Non ha vele di tela, ma di pelle.
Solca onde che non hanno una direzione, ma continuano ad agitarsi su se stesse.
Nei secoli ha interpretato infinite parti nel film della vita:
quella di nave passeggeri quando si è limitata a osservare la vita d'altri;
quella di nave da guerra nei momenti più duri;
d'ammiraglia quando si è lasciata guidare;
d'ospedale quando gli amici avevano bisogno di lei...ora è libera di navigare per se stessa
e decisa di trovare un'isola dover poter lasciar scendere il suo timoniere.
Ora è disposta a veder allontanare l'unico membro dell'equipaggio che lei abbia mai posseduto e che non l'ha mai abbandonata,
perché possa vivere su un'isola che gli faccia sentire ancora il profumo della vita prima che sia troppo tardi.
Caro cuore, ti lascio solcare il mare da sola, per un tempo sufficiente a trovare ciò che l'anima mia sogna da sempre.
Tornerò a prenderti quando le onde smetteranno di abbattersi su te
tornerò per consolarti quando ti arrenderai
tornerò quando sarà il momento di salpare e solcare un altro tipo di mare
un mare di polvere ...tornerò...
tornerò perchè Io sono il tuo timoniere e di me hai bisogno

domenica 20 giugno 2010

POLITICA E ISTITUZIONE DI IERI E DI OGGI; I "DIVERSI"

Tutto ciò che un tempo veniva considerato "DIVERSO" finiva al palo, sulla ghigliottina o al rogo. Era la paura della diversità. Ciò serviva alle autorita' che erano influenzati dalla chiesa per togliere di mezzo eventuali ribelli contro il sistema, e per togliere di mezzo chi sapeva qualcosa di troppo, secondo loro. Oggi non e' diverso. Utilizzano 3 modi:
1) Teoria di cospirazione...e t'arrestano
2) Ridicolazzano la persona e gli fanno perdere credibilità dichiarandolo matto (la tv oggi è
il mezzo)
3) Lo tolgono di mezzo comprandolo, ammazzandolo o minacciando la famiglia
Chiamamoli ROGHI MODERNI
Il bello è che tutto questo ce lo insegna la storia.
La domanda è: RIUSCIREMO MAI A RAGGIUNGERE UNO STATO DI PERFEZIONE SOTTO TUTTI GLI ASPETTI, POLITICO E SOCIALI?
Pure i porci se lasciati da soli e non in stalla con tanti insieme fanno i loro bisogni in un angolo e non si mettono dentro, a loro piace fare il bagno nel fango no nella merda. Noi invece continuiamo a galleggiarci dentro.

UN ATTIMO DI PANICO

AIUTO!!!!!!!!!!!!

Tutto è in noi

Lo sciamanesimo è per definizione lo studio e la pratica dei principi e delle tecniche degli sciamani, che mettono in relazione la propria Forza Vitale con lo spirito di ogni altro essere o cosa, umani, animali, vegetali, minerali o esseri celestiali.
Il progresso sociale è stato la definitiva separazione tra l'uomo e la natura. Nell'occidente industrializzato sta avvenendo una separazione tra gli enti e gli esseri, tra gli oggetti e le entità viventi.
Per la cultura sciamanica tutto è vivo e personale e noi siamo parte di un cosmo vivente che comprende tutto. La nostra relazione con tutte le cose è viva.Lo sciamanesimo mette in connessione l'individuo con la natura e con altri livelli di esistenza, e così facendo non cerca affatto di manipolare, controllare o sfruttare, ma piuttosto di promuovere una cooperazione e un sostegno attivo, evoluto, di tutte le forme di vita, in un atteggiamento reciproco di autosviluppo e crescita, che è l'evoluzione spirituale.
Lo sciamanesimo non ha nulla a che fare con il cosi detto "sovrannaturale", perché è essenzialmente una attività naturale e olistica; riconosce ogni cosa come un sistema energetico a sé, all'interno di un sistema energetico più grande; ogni piccolo sistema energetico è a sua volta collegato a quello di qualunque altra cosa, sicchè tutto merita lo stesso tipo di rispetto, in quanto ogni elemento ha un suo ruolo nel grande schema cosmico delle cose.
Non è un sistema di credenze; non si fonda sulla fede, ma sulla acquisizione di una conoscenza tramite l'esperienza. Il concetto di verità per lo sciamano si fonda sulla esperienza personale.Nello sciamanesimo, non si richiede di superare prove di fede né intellettuali; ci si limita a fare le cose per conoscerle. Per lo sciamano vi è solo la fonte di energia interiore che aspetta di essere risvegliata, e alcune linee guida necessariamente da rispettare per percorrere il sentiero.
Gli sciamani sono in grado di estendere i confini della loro consapevolezza trasferendo la propria coscienza in mondi interiori con tecniche di viaggio spirituale. Egli ha il potere di svolgere certe mansioni viaggiando spiritualmente in un mondo di realtà subconscia "inferiore", e di acquisire ispirazione e conoscenza viaggiando con l'Anima in un mondo di realtà "superiore".
Questi vari mondi coesistono con il mondo fisico ordinario e lo compenetrano, pur rimanendo nascosti agli occhi fisici e alle percezioni sensoriali abituali, in quanto essi esistono in altre dimensioni. Per questo il termine sciamano è stato tradotto anche come chi "cammina tra i mondi".

Tu

Non esiste regalo più bello del sorriso di chi ti vuole veramente bene.
Il tuo è semplicemente splendido

giovedì 17 giugno 2010

domenica 13 giugno 2010

La tristezza del "giorno" dopo.

Le fiamme bruciano i pensieri buoni lasciando spazio alla solitudine di prendere possesso della mia mente. Un debole rancore mi assale e mi rende incandescente e sofferente alla tua presenza. Nulla è peggio del suono della tua voce querula e meschino dei tuoi pensieri; l'ignoranza e l'arroganza di credere d'essere sempre
dalla parte della ragione. Il vento non tira sempre in una sola direzione, ma tu che non vedi oltre al tuo naso non puoi comprendere certo cosa sia un orizzonte. Dici sempre le stesse cose, fai sempre gli stessi errori e poi...le lacrime. Il miglior atteggiamento che sai tenere è quello della vittima.
Povero infante!! La nullità ti ha giocato un brutto scherzo e tu, continui a starle dietro, come un cane al suo padrone anche se lo bastona.
Prendi tra le dita anche solo un pezzetto di vita vera e assaggiala... No?
Ah, è meglio lasciarsi trasportare dalla corrente? Credo allora che tu abbia sbagliato sport, il rafting non fa per te che non riesci a stare sul gommone, figuriamoci nella tua pelle. E volevi la mia?!
Sentivo l'odore del tuo disprezzo verso le donne, la tua stupida concezione di cosa siamo, il tuo disprezzo verso chi si prende cura di te.
Io sono per te la faccia della terra opposta al sole
Guardami...perché non sono tua nemica, ma ti atteggi come se lo fossi; neghi il mio aiuto e mi sputi in faccia rinnegando ciò che dicevi che io fossi. Allora mentivi? No? Allora perché lo fai ora?
La stupidità umana è la donna che ti ha trasformato nel suo giochetto preferito.
Per sentirti bene hai bisogno di vomitarmi addosso le tue bestemmie...se questo bastasse per farti star bene... so sopportare molto di più... perché ciò che esce da te, ogni parola, ogni gesto, ogni sguardo mi scivola addosso. Stai diventando giorno dopo giorno un estraneo, quando ti vedo ti conosco sempre meno...forse un giorno arriverai e ti chiederò il nome.
Feriscimi, sei tu fragile, tu che continui a peregrinare di donna in donna come se noi avessimo il potere di trasformarti in uomo, come se custodissimo il segreto della tua felicità.
Sei come un bambino che tira la gonna della mamma, ma io non sono tua madre.
La tua assenza è la soddisfazione dei miei sensi, il tuo silenzio il piacere della mia mente, la tua lenta scomparsa un inno alla vita.
Ma ricordati...
tu...che pur di non scendere a compromessi stai abbandonando tua figlia, perché non sai cosa voglia dire amare gli altri dal momento che non sai amare te stesso.
Rinnega ciò che ha atteso un tuo risveglio in 6 anni della sua vita, e la tua sarà una morte lenta, fatta di solitudine, rimpianti, noia; un tempo scandito da ricordi martellanti che ti urleranno il dolore delle loro ferite, quelle che ti stai provocando da solo.
Hai scelto la tua strada e spero che ogni tanto ti volterai così la sofferenza tua un giorno sarà maggiore, come maggiore sarà la comprensione ad un vaffanculo di tua figlia. Perché desideri che lei non mi somigli, infatti non avrà pazienza a sufficienza.
Solo in quel tempo (forse) comprenderai le miei innumerevoli pretese, ma in quel tempo spero che Maria De Filippi sia già in pensione, perché se vorrai parlarle dovrai andare alla sua porta e se sarai costante nell'attesa, un giorno lei ti aprirà... forse.

martedì 8 giugno 2010

Altro ancora...

Vorrei dedicarti una canzone talmente bella che...
non esiste ancora
vorrei scriverti parole che ti facciano tremare come se...
fossi attaccato ad un martello pneumatico
vorrei poterti regalare qualcosa che ti renda veramente felice...
vorrei...vorrei...vorrei
tenere il tuo viso tra le mie mani,
darti un bacio sulla fronte,
stringerti come se fossi un maglione in un giorno di vento freddo,
vorrei poterti sussurrare la buonanotte in un orecchio...

L'armonia delle nuvole bastarde...

L'armonia di cui parli si chiama forse amore? Conosco altro che ci laceri dentro in quel modo? Sì, il dolore e la paura di perdere quel qualcuno...sempre amore è. Caro amico, ancora cerchiamo i sentimenti forti, ci aspettiamo che ci facciano scoppiare il cuore perché quando l'hai provato una volta, diventa come una droga...ma fai attenzione allo spacciatore che te la "vende", a volte è tagliata male...e ti uccide

domenica 6 giugno 2010

C'era una volta...e c'è ancora

C'era una volta un gruppo d'amici,
no scusate, c'è ancora...
La domenica si trovavano per pattinare un paio d'ore.
Il momento più bello era proprio al termine,
quando tutti uscivamo dalla pista e rimanevano solo loro
per una ultima gara di velocità.
Noi che ci gustavamo la gara dall'esterno ce li vedevamo
arrivare incontro e potevamo vedere bene le loro facce.
Si divertivano come pazzi ed era bello vederli.
Uno di loro era diverso, aveva negli occhi un qualcosa in più
che era stupendo perché ti rapiva e ti faceva sorridere.
Guardavo sempre le persone negli occhi e non avevo ancora mai visto
quella luce prima. Sono passati 17 anni e
quella luce c'è ancora, è sempre allo stesso posto
e brilla sempre allo stesso modo e continua a rapirmi...

Transformers...



Il cielo si fa spazio tra le nuvole per guardare
questa immensa valle.
Non si riesce a vedere un filo d'erba; tutto si ricopre dei piedi
di questa armata.
I miei guerrieri percorrono tanta strada da non poterne ricordare il ritorno.
Non hanno volto se non di corazza;
braccia di lega speciale e mani d'acciaio;
le gambe inarrestabili si muovono ad un ritmo perfetto ed il loro arrivo s'ode da lontano.
Tra i passi il silenzio.
Questo ritmo è scandito dal mio respiro.
La mia armata si muove durante i miei sogni e s'arresta al mio risveglio.
Percorrendo i paesaggi della mia fantasia, coglie le policromie dei tramonti e le luci d'alba, l'immensità di ogni sguardo incontrato, la bellezza dei sorrisi, l'impressione di un pianto, le note dei canti e dei lamenti, le risa...l'armata coglie gli attimi delle vite d'altri e me le mostra...
DATI, innumerevoli DATI che trasformano i miei sogni in attimi dove poter afferrare EMOZIONI, là dove ad occhi aperti non riuscirei neppure a vedere perche accecata dalla quotidianità.
Dati che entrano in me contro la mia volontà...
tutto si trasforma, tutto mi trasforma, ma ciò mi piace allora...
chiudo gli occhi
e lascio che sia...

Paper Chains-Moe Bandy

Guardarti negli occhi?

...è come perdersi in un deserto
e cercare un'oasi per riposare;
...è come volare in un cielo senza nuvole
e cercare un ramo su cui potermi fermare;
...e come incantarsi su un tramonto
e seguire con lo sguardo i raggi del sole
per vedere fin dove arrivano;
...è come salire su una montagna innevata
e sperare che al di là ci sia una vallata verde;
...è come quando all'improvviso c'è il buio
e allunghi le mani per non cadere;
...è come guardare il mare da un'alta roccia
e sentire quella voglia di lanciarsi;
...è come sentire il cuore che scoppia
e non poterlo fermare
perché non ha ancora terminato il suo canto;
...è come il vento che ti spinge sulla schiena;
...è come perderti
e poi ritrovarti

mercoledì 2 giugno 2010

Animali dentro...


A volte è necessario essere animali per saper vivere.
In alcuni giorni rifiuto di sentirmi un essere umano, se questo implica il non rispetto e la non eguaglianza

Run to you