sabato 10 luglio 2010

Il ghiro

Ai giorni nostri, di qualcuno che dorme profondamente, col respiro tranquillo e l'espressione beata, si usa dire che dorme come un ghiro. Ma all'inizio del mondo il ghiro dormiva poco. D'inverno viveva giorni agitati e notti di paura.
Per chi non lo sapesse, la sua pelliccia era rossa con lunghe striature nere sulla schiena. Di che cosa aveva paura il ghiro? Aveva paura del freddo, del silenzio invernale, delle solitudini senza fine nei boschi pieni di neve. Non che gli mancasse di che scaldarsi, il suo pelo per questo bastava di gran lunga, era invece l'ansia e l'angoscia a non farlo dormire.
Il ghiro amava il sole, il caldo, le buone compagnie. tutto questo nei mesi gelidi gli veniva a mancare di colpo facendolo precipitare nella più cupa afflizione. Molti animali andavano in letargo e dormivano beati, altri si muovevano poco, altri ancora non mettevano fuori il naso dalle tane. Solo volpi e martore battevano le notti invernali come dannati in cerca di cibo. Ma con quei vagabondi il ghiro non andava d'accordo. Era gente aggressiva e soprattutto solitaria. Animali che bastavano a se stessi, vivevano senza necessità di amici o d'incontrare alcuno. Esattamente all'opposto del ghiro che aveva bisogno d'affetto e di compagnia.
Venne un inverno rigido con metri di neve e un freddo che faceva scoppiare i faggi. Percosso dalle sue malinconie l'animaletto cadde in depressione e si lasciò andare.
Non ce la fece a reggere tanta desolazione, crollò sulla neve indurita dal gelo e aspettò. Voleva morire e ci stava riuscendo.
Il Signore ebbe pietà per la povera bestiola e mandò in suo aiuto gli animali del bosco. Ma neanche loro riuscirono a smuoverlo. Allora fece cadere una formidabile nevicata. I fiocchi lo coprirono per un metro come un caldo piumino. E là sotto, protetto dalla neve, il ghiro dormì pacifico per tutto l'inverno. Si svegliò al disgelo di primavera, accorgendosi che la sua pelliccia, per il lungo sonno sotto la neve, era sbiancata diventata grigia. E tale restò.
Da allora il ghiro non è più in preda dalle malinconie invernali perché si addormenta ai primi freddi e si sveglia al canto del cuculo.
(Da "Storie del bosco antico" di mauro Corona)

4 commenti:

Unknown ha detto...

hehehe adesso ho capito perchè i miei capelli e la mia barba sono "silver"....sarebbe bello addormentarsi nei periodi grigi e svegliarsi in quelli di sole ma così mi perderei il gusto di assoporare le piccole cose ottenute con sacrificio.......spesso sono prorpio le difficoltà superate che fanno le cose più belle

Alias ha detto...

Sì, anche se alcune cose costano un pò troppa fatica e magari durano poco. Superare le difficoltà però è un ottimo traguardo. Un salutone!!

Unknown ha detto...

Caaaaldo !!!! mantenedo il riferimento al post ci voleva questo sole siciliano per farmi apprezzare l'impianto dell'aria condizionata della mia auto.... HAHAHAHA

Alias ha detto...

Ma sei sicuro di essere in Sicilia? :-o Non è che sei finito in Egitto? Prova a vedere se intravvedi qualche piramide, oppure qualche mummia. Hahahahahaha!!! L'importante è che non ci sia troppa umidità, e se così fosse, fammelo sapere...che mi sposto con tutta la casa!!!!