Dove lo sguardo non può arrivare
arriverà la mente,
oltre questo infinito percorso di vita
che si perde tra i disegni astratti...
noi camminiamo cercando di non perdere l'equilibrio
come un funambolo in cima alla sua corda.
In preda alla sua malinconia
cammina a passi lenti,
un pò avanti
un pò indietro...
coi pensieri vaganti nella sua notte
fatta di sola poesia, note e canzonette che eccheggian
fra le vibrazioni della sua corda.
Cantami oh luna, della tua idea della vita...
Cosa ridi? Vaneggi nella notte o sorprendi te stessa sola a contar stelle?
Illumina i miei passi
così che io possa raggiungerti
così conterem le stelle
mentre il mondo si riposa...
e canterem assieme una dolce melodia
che sa un pò d'amore e di malinconia.
14 commenti:
mi piace molto qst post...sul flo di una melodia cerco di non perdere l'equilibrio...:-)
Ciau
la foto con il mare mi piace molto ..B.notte
Se l'infinito si ferma sui tuoi occhi non starò più a guardare il mare...
shmnessecocandnonostante la mia esperienza devo dirti che il tuo mare blu è davvero una bellissima fotografia, complimenti davvero
complimenti per il blog
vorresti scambiare il link?
diventato lettore :-)
devi copiare e incollare il mio sito nel tuo elenco blog personale che ai incima a dastra del tuo blog
Mi ritrovo molto in questo post: immagino me stessa camminare in cima alla corda cercando di stare in equilibrio. Si, siamo tutti un pò funamboli.
Io guardo spesso la luna, secondo me è un pò consigliera, ma immette un'incredibile malinconia.Ciao
non sapendo quando potrò ripassare, visti gli impegni festivi e le corse per i regali di questi giorni, passo ora a farti i miei MIGLIORI AUGURI di Buon Natale ... un abbraccio ^______________^
ciao!
Buon Natale, auguroni! :)
E' arrivata la cartolinaaaaaaaa!!!!!
E' bellissimo, voglio andare anche io!!!!
Cara Nicole....un pòm in ritardo ma è arrivata la cartolina...:)Fantastica!!!!!Grazie...
Ti hanno trattenuta a Wolfsburg...?
ma quando torni???
Buona Pasqua!!!
Ma sai, il problema sono proprio i concetti, sono i concetti che tengono il pensiero prigioniero di noi stessi. Noi, coi nostri castelli concettuali, siamo la più severa censura di noi stessi.
POTERE AL DUBBIO!
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